Jade Vlietstra, 2001

Sindrome d'oriente
Evelien la Sud accorda il proprio lavoro ai delicatissimi cicli della natura, natura intesa come correlazione tra cielo, terra e uomo, come luogo di conoscenza. Le sue idee fluiscono flessibili in gesti concreti e trasfonde nelle immagini un misterioso impulso che sta al di là dei sensi e dell'intelletto. Una visione diretta, che sconfina dall'intelletto, che si raggiunge osservando e partecipando.

E' un'esperienza della realtà, che trascende, non solo il pensiero intellettuale, ma anche la percezione sensoriale, per giungere al sacrario più segreto, all'interno del cuore.
Trasfonde nel suo lavoro la sua capacità di affinare l'occhio al dubbio ad una metodica incertezza, al mutamento della visione e che sappia cambiare orizzonte.
Vive il silenzio come luogo interiore, che si realizza in sintonia con l'universo, quando c'è perfetta armonia dell’uno nell’altro in un equilibrio, comparabile ad un profondo intenso amore.
Vive con i simboli una specie di rapporto simbiotico, ne trae alimento e li alimenta.

Mutamento, l'installazione di Evelien La Sud è composta da sessantaquattro lastre di cristallo nelle quali sono impresse le frasi che sintetizzano i sessantaquattro segni del libro dei mutamenti cinese "I Ching".
Queste lastre di cristallo sono inserite a gruppi di (4 x 4)16, in 4 strutture metalliche e possono ruotare su se stesse.
L'installazione "Mutamento" mette in luce che nel movimento, l’agire è il punto-istante, nello spazio delle potenzialità e delle possibilità, dai risultati diversi, ciascuno con la propria probabilità in stati di sovrapposizione.
Partecipando all'universo le idee si materializzano in energia concreta, all'interno della varietà di tutte le possibili realtà senza nessuna differenza. Le definizioni sono scomparse e non si vedono più limiti, ma tempi opposti ed alternati di "riposo" ed "azione", concatenati dalla loro successione; un insieme di "tempo" come prima-dopo e "spazio" come vicino-lontano. L'energia trasformatrice, non soggetta a trasformazioni, porta alla cognizione della realtà, del mutamento come risultato della partecipazione.

Nella sua casa isolata in Toscana, Evelien La Sud ha fatto un orto, il destino dell'ineluttabile esistere che assume la fatalità come causa e il mistero come forma.
L'atteggiamento mentale mette in luce il suo modo di agire e guardare. L'immersione nella sconsolata ampiezza; il respiro silenzioso del paesaggio, l'essere senza peso riflette l'ebbrezza, che genera libertà di leggerezza impalpabile.

"Il giardino dei semplici" e' un installazione composta da colonne che si originano da un modulo, il classico vaso "orticello", soffiato in cristallo. L'opera semplice pura, emana la forze che possiede, l'aria e l'acqua.
La storia della mente umana, affonda le sue radici nel mistero naturale, la sua natura misteriosa, e' ricca di varietà e di complessità, dove gli eventi avvengono non solo in successione ma anche simultaneamente.
La prima attività dell'uomo, l'agricoltore, portava un po' di paradiso in ogni suo gesto. Evelien La Sud crea un luogo leggero, che illumina di cristallo, un'aggregazione tra liquido e solido, le cui proprietà fisiche, hanno carattere direzionale, che variano secondo le diverse direzioni di luce e misura. E' proprio dalla poetica del luogo che si arriva a una nuova sensibilità, tutte le cose e tutti gli eventi sono interconnessi, collegati tra loro, sono differenti aspetti o manifestazioni, della stessa realtà. Il raggiungimento di questa consapevolezza, chiamata illuminazione, non è un atto intellettuale, ma un'esperienza che coinvolge l'intera persona e che è di natura mistica.
Nell’osservare "Il giardino dei semplici" ciò che rimane è un'esperienza in cui viene meno l’individualismo.

Evelien la Sud: "non voglio conoscere il mondo, ma viverlo".